Salim louahi
Nel suo ultimo libro, Antropologia della dignità. Aspirazioni, moralità e ricerca del benessere nel Marocco contemporaneo, Francesco Vacchiano, ricercatore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, propone una lettura attenta e coinvolgente delle molteplici accezioni del concetto di dignità nel Marocco di oggi. Frutto di vent’anni di ricerca etnografica, l’opera esplora gli immaginari, le speranze e le tensioni morali che abitano il quotidiano dei marocchini in un contesto sociale in continua trasformazione.
Vacchiano mostra come la parola dignità non sia un concetto fisso: per alcuni rappresenta la prosperità materiale, per altri il riconoscimento dei diritti sociali, l’uguaglianza o l’autorealizzazione. Il termine diventa così lo specchio di una ricerca di riconoscimento, benessere e, talvolta, felicità, all’interno di una società dove tradizione, modernità, norme religiose e dinamiche politiche coesistono spesso in tensione.
Attraverso racconti di vita, esperienze migratorie, situazioni di precarietà o resistenza, l’autore mette in luce come le persone si confrontino quotidianamente con regimi morali spesso contraddittori. Conformarsi o cambiare le regole del gioco sociale? È questa la domanda che attraversa il libro, offrendo uno sguardo profondo su un Marocco complesso, lontano dagli stereotipi, dove le aspirazioni individuali si intrecciano con i vincoli collettivi.
Basandosi su un’etnografia rigorosa e sensibile, Vacchiano non si limita a documentare: interroga in profondità la soggettività umana, la costruzione dei valori e le forme contemporanee del pluralismo morale. Il suo lavoro si inserisce così pienamente nei dibattiti attuali dell’antropologia su moralità e dignità.
Antropologia della dignità non è solo un contributo fondamentale alla comprensione del Marocco: è anche uno specchio per tutte le società contemporanee, chiamate a confrontarsi con le tensioni tra tradizione e cambiamento, tra speranza e disillusione.