Daniele Valle:. Mi sono battuto contro leggi ingiuste come la legge ‘allontanamento zero’ e la riapertura delle slot machine, e ho denunciato lo scandalo delle liste di attesa nella sanità

italiatelegraph

 

 

 

 


Sono Daniele Valle, ho 40 anni, sono sposato e ho tre figli. Dopo le lauree in Studi internazionali e in Giurisprudenza ho conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato. Ho sempre cercato di dedicarmi al bene della mia comunità, impegnandomi in prima persona nel mio quartiere. Sin dagli anni dell’università mi sono avvicinato alla politica, sono stato Presidente della III Circoscrizione della Città di Torino, quindi Consigliere regionale. Nel 2022 sono stato nominato vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte. In questi dieci anni di attività in Consiglio regionale mi sono occupato di tanti temi, dall’istruzione allo sport alla cultura, ma soprattutto di sanità e ho presieduto il gruppo di indagine del Consiglio regionale sulla gestione della pandemia. Ho trascorso gli ultimi cinque anni, come Consigliere di opposizione del Partito Democratico, a girare tutto il Piemonte, per incontrare cittadini ed amministratori e per spiegare gli errori e le promesse non mantenute della Giunta Cirio e della destra che governa la nostra Regione. Mi sono battuto contro leggi ingiuste come la legge ‘allontanamento zero’ e la riapertura delle slot machine, e ho denunciato lo scandalo delle liste di attesa nella sanità. La situazione oramai è fuori controllo da vero bollino nero. I cittadini che contattano il Cup per prenotare una visita o un esame nella metà dei casi si sentono rispondere che “non c’è posto”, nell’altra metà devono pazientare anche un anno, oppure accettare di attraversare tutto il Piemonte per una visita o un esame. Con la conseguenza di spingere i cittadini verso la costosa sanità privata. Per abbattere le liste di attesa serve un piano straordinario di nuove assunzioni; stabilizzare i molti professionisti che non hanno contratti adeguati; fare visite ed esami anche il pomeriggio, la sera e nei weekend; costruire ospedali moderni, riorganizzare e potenziare il CUP Piemonte.

A proposito di sanità, dobbiamo rendere la circoncisione rituale accessibile a tutti e diffusa su tutto il territorio della Regione Piemonte. Negli anni passati, dopo alcuni gravi casi di cronaca relativi a pericolose pratiche clandestine, è stato istituito presso l’ospedale Maria Vittoria di Torino l’ambulatorio multidisciplinare per la circoncisione rituale. Si tratta, però, dell’unico servizio in tutto il Piemonte e ha un costo molto elevato (oltre che tempi di attesa molto lunghi). Occorre istituire questo prezioso servizio anche in altri ospedali del Piemonte e, come è stato fatto in Emilia-Romagna, inserire la circoncisione rituale nelle attività istituzionali del servizio sanitario regionale (Ssr), in modo tale da renderla gratuita o, comunque, con un costo sostenibile.

Credo, inoltre, sia fondamentale, su questo e su tanti altri temi, lavorare in stretto contatto e confronto con le comunità immigrate presenti nella nostra Regione. In questi anni ho partecipato a tante iniziative organizzate dalle realtà più numerose, e ho apprezzato il loro lavoro ed il loro impegno. È indispensabile collaborare insieme per contrastare gli slogan fasulli di una destra che vuole solo mostrare la faccia feroce nei confronti degli immigrati, parlando solo e sempre di criminalità e di clandestini. Il tema della sicurezza è fondamentale per tutti, per gli italiani e per le comunità immigrate, e solo lavorando insieme possiamo costruire percorsi di vera integrazione, isolare chi vuole delinquere e contrastare le sempre più pervasive criminalità organizzate. Continueremo come Pd a batterci affinché l’Italia arrivi a riconoscere lo ius soli e lo ius scholae, perché non possiamo accettare che bambine e bambini nati/e in Italia e che studiano fianco a fianco con i nostri figli non siano considerati italiani. Su questi temi la Regione ha competenze limitate, però la Regione può farsi promotrice di una cooperazione internazionale decentrata, come previsto nel programma elettorale di Gianna Pentenero, ovvero sviluppare rapporti sempre più stretti con i Paesi da cui provengono le comunità immigrate più numerose.

Lavorando insieme possiamo contrastare i fanatismi e gli estremismi che mettono in pericolo i nostri diritti e le nostre libertà e rendere il Piemonte una terra dove sia bello vivere e veder crescere i nostri figli.

italiatelegraph


Potrebbe piacerti anche
Commenti
Le opinioni espresse nei commenti sono degli autori e non del italiatelegraph.
Commenti
Loading...