Giovani d’Italia e del Marocco… quando un viaggio diventa un ponte culturale vivo

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Abdellah Mechnoune

 

 

Non è stata una semplice gita turistica. Quello che hanno vissuto trenta giovani, tra ragazzi e ragazze, durante una settimana dell’aprile 2025, è stata una vera e propria avventura umana e intellettuale. Un’esperienza che li ha portati dalle coste italiane al cuore pulsante del Marocco, alla scoperta di un mondo ricco di storia, cultura e legami umani profondi.

Da Rabat a Chefchaouen, passando per Casablanca, Fès, Tangeri e Tetouan, il loro cammino è stato costellato da incontri, scoperte e dialoghi significativi. La visita alla Fiera Internazionale del Libro, gli incontri con rappresentanti istituzionali, le esplorazioni nel mondo dell’artigianato, e i dibattiti sull’identità e la cittadinanza: ogni tappa ha contribuito a creare un mosaico di esperienze indimenticabili.

Nel Parlamento marocchino hanno ascoltato parole che riflettono le ambizioni di una nuova generazione desiderosa di costruire ponti tra le due sponde del Mediterraneo. A Fès hanno toccato con mano la tradizione artigianale e le possibilità di cooperazione futura. A Chefchaouen, invece, hanno respirato un’atmosfera spirituale unica, dipinta nel blu delle sue case e nel calore delle sue persone.

L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “Giovani Italia e Marocco” (GIM), che crede nel potere della cultura come strumento di avvicinamento e nei giovani come veri protagonisti di un futuro condiviso. Un viaggio che non si è limitato allo scambio di esperienze, ma ha aperto la strada a riflessioni comuni e forse anche a progetti futuri firmati da una generazione che vede nella diversità un’opportunità.

In un’epoca di grandi cambiamenti, momenti come questi sono fari che illuminano il cammino. Sarà questo viaggio l’inizio di una collaborazione più profonda? Solo il tempo potrà dircelo.

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