Integrazione e Sicurezza: Affrontare le Complessità della Violenza Giovanile nella Provincia di Brescia
Brescia, 6 Giugno 2024 – Il Salone Savoldi ha ospitato un convegno di cruciale importanza organizzato dall’Associazione Convergence, in collaborazione con il Comune di Brescia, l’Associazione FABI e la Cooperativa Sociale La Vela. Il convegno, dal titolo “Integrazione e Sicurezza: Affrontare le Complessità della Violenza Giovanile nella Provincia di Brescia”, ha visto la partecipazione di esperti e professionisti del settore che hanno analizzato le cause, le dinamiche e le soluzioni per contrastare la violenza giovanile nella regione.
Un Benvenuto Sentito
L’evento si è aperto con l’introduzione di Zouhair El Youbi, presidente di Convergence, che ha delineato gli obiettivi dell’associazione: affrontare le sfide culturali e sociali a livello locale per trovare soluzioni efficaci. El Youbi ha sottolineato l’importanza di coinvolgere le comunità immigrate nel processo di risoluzione dei problemi, riconoscendo il loro desiderio di essere parte della soluzione piuttosto che del problema.
Saluti Istituzionali
Anna Frattini, assessora alle politiche educative del Comune di Brescia, ha portato i saluti istituzionali, evidenziando l’impegno del comune nel trattare le problematiche giovanili in modo trasversale e complesso. Ha ribadito la necessità di una comprensione profonda del fenomeno per sensibilizzare la cittadinanza e coinvolgere attivamente tutte le comunità.
Panel 1: Cause e Dinamiche della Violenza Giovanile
Marco Dugato, esperto di criminologia presso Transcrime – Università Cattolica del Sacro Cuore, ha analizzato le caratteristiche della criminalità giovanile, sottolineando che non vi è un aumento quantitativo dei reati, ma piuttosto un incremento qualitativo della violenza. Ha evidenziato il ruolo dei social media nella diffusione di contenuti violenti e nell’accentuare la competitività tra i giovani.
Giuliana Tondina, Procuratrice della Repubblica per i minorenni, ha concordato con Dugato, evidenziando che la violenza minorile è più legata a un disagio psicologico-emozionale che a un comportamento criminale. Ha enfatizzato l’importanza di progetti di intervento che coinvolgano sia i ragazzi che le loro famiglie per prevenire la violenza.
Anna Frattini ha discusso le politiche educative del Comune di Brescia, sottolineando l’importanza dell’inclusione e del dialogo. Ha presentato i dati emersi dalle ricerche comunali, evidenziando la precarietà e la povertà assoluta come fattori critici.
Panel 2: Soluzioni e Strategie per l’Integrazione e la Prevenzione
Giada Gatti, psicologa della Cooperativa Sociale La Vela, ha illustrato l’importanza della relazione nella gestione della violenza giovanile. Ha presentato le strategie educative e terapeutiche utilizzate dalla cooperativa per dare un significato agli atti violenti dei giovani e per favorire l’integrazione.
Lahkim Bennani, mediatore penale minorile, ha condiviso le sue esperienze nel campo della mediazione culturale, evidenziando la necessità di un monitoraggio costante e di un follow-up regolare per affrontare il disagio giovanile.
Mario Maviglia, già dirigente scolastico, ha sottolineato l’importanza della scuola come contesto per l’autentica relazione e gestione del conflitto. Ha proposto un ripensamento delle forme di trasmissione del sapere per educare all’amore verso lo studio e alla gestione delle emozioni.
Conclusioni
Il convegno si è concluso con un’interazione col pubblico e con le conclusioni di Zouhair El Youbi, che ha ringraziato i relatori e i partecipanti per il contributo significativo alla comprensione di un fenomeno complesso come la violenza giovanile. L’evento ha rappresentato un passo importante verso la costruzione di una società più inclusiva e sicura, dove ogni individuo possa sentirsi valorizzato e integrato.
Un Appello alla Comunità
L’Associazione Convergence, insieme ai suoi partner, continua a lavorare per sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza nelle politiche di integrazione e sicurezza, con la speranza che eventi come questo possano portare a un reale cambiamento sociale. La collaborazione tra istituzioni, famiglie e comunità rimane fondamentale per affrontare con successo le sfide della contemporaneità.