Abdullahi Ahmed
Diceva Heinrich Heine: “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini.”
Nei giorni scorsi il politico di estrema destra danese Rasmus Paludan durante una manifestazione ha dato fuoco al testo sacro dell’Islam, il Corano (القرآن). Oggi Edwin Wagensveld, politico olandese anch’esso di estrema destra, ha strappato in pubblico pagine dello stesso libro sacro.
Nel mondo di oggi bruciare il Corano, libro sacro per 2 miliardi di persone, è considerato libertà di espressione.
Qual è il limite del rispetto reciproco?
A pochi giorni da Giorno della Memoria è necessario ribadire che non bisogna dare spazi all’estremismo, al razzismo e all’islamofobia.