Marocchino Consegna Borsa Piena di Denaro alla Polizia. L’onestà di Miloudi Stupisce la Comunità di Loreto.
Italiatelegraph
Ahmed Berraou*
Un comportamento senza dubbio encomiabile, nonché un esempio per tutti, è quello che ha visto protagonista, la mattina dello scorso 8 novembre, il signor K. Miloudi, cittadino italo-marocchino.
A espormi quanto gli è successo è stato proprio lui.
L’ho sentito al telefono e, mentre mi raccontava la sua storia di onestà, mostrava un tono così gioioso da sembrarmi un uomo alquanto giovane, sebbene abbia già superato la sessantina. La metà di questi anni Miloudi li ha trascorsi in Italia e di preciso a Loreto, un piccolo comune della provincia di Ancona, con soli tredicimila abitanti. I loretesi conoscevano Miloudi già prima dello scorso 8 novembre e sapevano bene di come fosse un bravo lavoratore, padre di una famiglia numerosa, con cinque figlie, di cui solo una, la più grande, è sposata, mentre le altre ancora frequentano l’università e la scuola.
Nonostante le evidenti difficoltà economiche che ha riscontrato come immigrato, Miloudi ha permesso alle sue figlie di proseguire negli studi, alla scuola superiore e all’università. Sebbene i buoni propositi fossero tanti, la vita si fece più difficile per Miloudi quando, nel 2007, perse il suo posto di lavoro, all’inizio della crisi. Lui però non mollò mai e con sacrificio fece tanti lavori occasionali e sottopagati senza alcun indennizzo, ma non facendo mancare nulla alla sua famiglia. Solo nel 2019 ha fatto la domanda per il reddito di cittadinanza, ottenendo cinquecento euro per un anno, ma l’anno successivo soltanto quaranta euro. Il bellissimo gesto civico e civile per cui oggi tutti conoscono Miloudi ha origine da un avvenimento dell’8 novembre. Nella mattina di quel giorno piovoso, Miloudi si preparava per accompagnare la moglie a fare delle commissioni. Fuori c’era maltempo, così decise di parcheggiare la macchina davanti al garage per far salire la moglie ed evitare che si bagnasse. Proprio mentre spostava la macchina, vide, sopra il contatore idrico del palazzo, una borsa nera. Non immaginava che dentro ci fosse una somma superiore ai seimila euro. Miloudi si avvicinò e vide che la borsa non era vuota, ma conteneva oggetti personali, molto denaro e medicine per i malati d’asma. Senza esitare, grazie alla sua umanità e alle sue qualità di buon fedele islamico, una volta scesa la moglie, dopo averla fatta salire in macchina, decise di dirigersi verso la sede della polizia municipale di Loreto, dove segnalò il ritrovamento della borsa.
Gli ufficiali perquisirono la borsa e vi trovarono soldi per un totale di seimilatrecentocinquanta euro (6350 euro). Miloudi, dopo aver firmato la documentazione, in cui dichiarava di aver rinvenuto personalmente la borsa, tornò a casa. Dopo qualche ora venne contattato dalla signora che aveva smarrito la borsa, la quale lo ringraziò per il grande gesto e gli chiese se fosse possibile incontrarsi. La donna ricompensò Miloudi per la sua buona azione, lasciandogli duecento euro, pochissimi se si pensa che la legge sul ritrovamento di oggetti e denaro altrui prevede ricompense di oltre settecentocinquanta euro. Miloudi non si lamentò della cifra che la donna gentilmente gli aveva da sé elargito, senza l’intervento statale, ma si meravigliò del silenzio delle istituzioni e delle forze dell’ordine, rispetto a un gesto che meritava elogi e riconoscimenti. Nonostante le difficoltà economiche che passa come disoccupato ormai da parecchi anni, Miloudi ha comunque scelto di fare la cosa giusta. Questa è una storia che, nella sua semplicità, dimostra come gli stranieri non sempre sono come vengono dipinti da molti, specialmente a causa di speculazioni populiste e disinformazione. Gli immigrati sono capaci di grandi e belle azioni, sono in grado di credere e predicare il bene e il giusto, aver cura e rispetto del prossimo, nonostante le proprie tasche siano asciutte e le famiglie bisognose. Il bene trionferà sempre sul male.
* Corrispondente di Italiatelegraph
Presidente Forum dei marocchini