Marocco:Sua Maestà Mohammed VI rinnova la fiducia negli apparati di sicurezza e colloca il regno nel panorama internazionale con i partner europei

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Younes Michaoui

 

 

Sua Maestà, il Re Mohammed VI, ha rinnovato la sua fiducia e stima nei confronti degli organi di sicurezza del regno dopo le calunnie rivelate poi senza credito subìte nell’ambito del caso “Pegasus”, replicando così a chi sperava che il sovrano screditasse l’operato degli apparati di sicurezza del Regno.

In un discorso rivolto alla nazione tenuto in occasione della celebrazione del 68° anniversario della Rivoluzione del Re e del Popolo, Sua Maestà ha risposto alla campagna diffamatoria che ha preso di mira le istituzioni di sicurezza del Marocco affermando che non indebolisce in alcun modo la fiducia del sovrano verso queste istituzioni.

Sua Maestà ha anche menzionato e respinto categoricamente le accuse di Cyber spionaggio spiegando che alcuni Paesi hanno voluto gettare un’ombra sul notevole operato svolto dai servizi marocchini, che contribuiscono alla stabilità e alla sicurezza regionale e di cui sono paradossalmente i primi a trarne vantaggio.
Senza mezzi termini, il sovrano ha infine rinnovato la sua fiducia in queste istituzioni di sicurezza e nel lavoro svolto dalla Direzione Generale della Sorveglianza Territoriale, DGST.

“Hanno orchestrato una vasta campagna di denigrazione contro le nostre istituzioni di sicurezza. Stanno quindi tentando di infliggere un duro colpo al loro alto livello di controllo e alla loro efficacia nel preservare la sicurezza e la stabilità del Marocco.
Cercano in tal modo di gettare un’ombra sullo sforzo di supporto e coordinamento a beneficio del nostro ambiente regionale e internazionale. I nemici della nostra integrità territoriale rafforzano solo la fede e l’impegno determinato dei marocchini a difendere instancabilmente la Patria e i suoi interessi superiori.
A questo proposito, affermiamo che siamo determinati a mantenere risolutamente la rotta, a prescindere dagli avversari infastiditi e dagli invidiosi consumati dall’odio per il nostro Paese”

Sua Maestà ha affermato chiaramente che rivendicare una partnership strategica con un alleato del Sud come il Marocco ma cercare di screditare le sue istituzioni, come quelle di sicurezza, non giova a favore di nessuno, soprattutto dell’Europa, alla quale queste stesse istituzioni hanno già evitato molti bagni di sangue nella lotta al terrorismo.
Inoltre, il re ha parlato delle relazioni con i partner europei: nessuna allusione diretta all’Algeria, nonostante tensioni sempre maggiori tra i due Paesi. “Il Marocco è cambiato – ha esordito il Re – non accetta più che i suoi interessi maggiori siano maltrattati”
Sua Maestà ha ribadito la qualità dei rapporti con i due partner tradizionali del Marocco, Spagna e Francia. Con la Spagna, il regno vuole che l’uscita dalla crisi diplomatica causata dell’ospitalità della Spagna a Brahim Ghali il capo del Fronte terroristico Polisario sia ad alto livello, portando a rapporti bilaterali migliori sulla base della fiducia reciproca.
Un riferimento anche alla Germania rea di voler ostacolare la crescita del Marocco: si tratta di uno studio di un think tank tedesco appoggiato e finanziato dal governo tedesco in cui si raccomandava una sorta di discriminazione nei confronti del Marocco che, secondo gli autori dello studio, ha preso troppo piede nella regione e andava ostacolato per diminuire il divario tra il Regno e gli altri paesi del Maghreb .
” Il Marocco è cambiato, ma non nella direzione voluta dai suoi detrattori. È cambiato perché non accetta che i suoi principali interessi vengano maltrattati. Di conseguenza, si adopera per stabilire relazioni solide, costruttive ed equilibrate, in particolare con i paesi vicini.

È questa stessa logica che governa le nostre scelte nel rapporto che abbiamo attualmente con la nostra vicina Spagna. Certo, queste relazioni hanno recentemente attraversato una crisi senza precedenti che ha fortemente scosso la fiducia reciproca e sollevato diverse domande sul loro futuro.  Cionondimeno abbiamo lavorato con la parte spagnola, nella più grande calma, nella chiarezza più totale e con spirito di responsabilità. 

Di fatto, oggi, abbiamo a cuore il rafforzamento delle fondamenta classiche di queste relazioni, a favore di una comprensione degli interessi dei nostri due Paesi vicini. D’altra parte ho seguito personalmente e in modo diretto il processo di dialogo, come pure l’evoluzione delle discussioni. L’obiettivo non era solo di trovare una via d’uscita a questa crisi, ma anche di cogliere l’occasione per ridefinire le basi e i parametri che reggono queste relazioni.

Con un ottimismo sincero, esprimiamo il desiderio di continuare a operare con il governo spagnolo e con il suo presidente, Pedro Sanchez, al fine di inaugurare una tappa inedita nelle relazioni fra i nostri due Paesi. D’ora in poi dovranno basarsi su fiducia, trasparenza, considerazione reciproca e rispetto degli impegni. Lo stesso spirito è alla base delle relazioni di partenariato e solidarietà tra il Marocco e la Francia, sostenute dalle solide relazioni di amicizia e stima reciproca che mi uniscono al suo presidente, Emmanuel Macron”.

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