L’islam e la pace

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Mamadou Sylla

 

La pace parola molto consumata nella quotidianità, ma poca praticata nella realtà degli uomini. Eppure tutti vantano di essere portatore di pace anzi artefici di essa; ecco perché siamo chiamati di fatto a non perdere l’opportunità: quella di ascoltare, conoscere e dialogare per costruire la pace tra di noi, musulmani e non.
In molte circostanze, ultimamente, vogliono far credere che la causa delle discordie nel mondo siano le religioni, gli uomini religiosi e l’Islam in particolare. Crediamo fermamente che non sia così, ma sappiamo di più.

Sappiamo che i credenti di tutto il mondo non sono chiamati a sopportarsi, ma a costruire la pace. Proprio le religioni possono e devono essere artefici della pace e della giustizia, l’Islam in prima fila essendo l’ultima rivelazione divina, il riassunto e conferma del monoteismo. Allah Eccelso dice: “E su di te abbiamo fatto scendere il Libro, Qur’an, con la Verità, e dominante a conferma della Scrittura che era scesa in precedenza.” Al Qur’an, 5 la Tavola Imbandita, 48”
La maggior parte delle persone sulla terra si dichiara credente. Il dialogo tra credenti può, dunque, costruire la pace.

In nome di Iddio, la pace. In nome di quel Iddio che tutti i credenti del mondo cercano, vogliamo trovare vie di dialogo e di pace. Forse non potremo cambiare le relazioni internazionali, ma possiamo dare esempi di fraternità e di solidarietà umana, far vedere ai nostri bambini e ai ragazzi che siamo capaci di parlarci, rispettarci e stimarci.

Approfittiamo di questa opportunità:

Musulmani, Cristiani, Ebrei, e Pacifisti, per costruire insieme la pace che ormai non è più una scelta ma un dovere umano per l’umanità e per la pianeta! Allah attira la nostra attenzione nel Qur’an per affermare l’origine umana e le sue particolarità:
“Allah È Colui Che ha perfezionato ogni cosa che ha creato e dall’argilla ha dato inizio alla creazione dell’uomo, quindi ha tratto la sua discendenza da una goccia d’acqua banale; quindi gli ha dato forma e ha insufflato in lui del Suo Spirito. Vi ha dato l’udito, gli occhi, l’intelletto e i cuori.

Quanto poco siete riconoscenti!” (Al Qura’n 32 As Sajdah 7,8,9)
Tutti gli esseri umani sono uguali su questi benedetti divini istrumenti, udito, vista, l’intelletto e il cuore dateci da Iddio per amare ascoltare e vedere per capire.
Manifestiamo la gratitudine ottimizzando il mondo su tutti i suoi aspetti o almeno conservandolo senza ulteriori danni per i futuri generazioni. A proposito di ciò, l’appello rivolto a noi uomini e donne nel Qur’an è la seguente:

“O gente! O uomini, vi abbiamo creato da un maschio ed una femmina ed abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah, il più dignitoso, il più nobile di voi è colui che più Lo teme. In verità Allah è sapiente, ben informato.” (Qur’an Le Stanze Intime 49:13)
Vogliamo vivere umili ma con dignità e nobiltà, nessuno vuole che la sua dignità viene calpestata, bensì rispettata e considerata.
Questo è il messaggio dell’islam per l’umanità che afferma le diversità e riconosce la ricchezza in essa.

Islam viene dalla radice s-l-m che in arabo forma “salam” e in ebraico “Shalom”, cioè pace. L’Islam è principalmente una religione di pace. Il suo nome, “Islam”, deriva da” silm” che possiede due significati: uno è “sottomissione volontaria al volere di Iddio” ed il secondo è “pace.” Entrambi i significati sono interconnessi.
Esso quindi significa pace e rimanda alla pace del cuore e della mente che si ottiene quando ci si sottomette a quella verità ultima del mondo cioè Iddio, Allah. Si tratta piuttosto di sottomettersi nel senso di “mettersi sotto”, ripararsi, e che porta i musulmani, i cristiani e gli ebrei a dire “Amen” cioè “è cosi, ci sto, mi affido”.

Quando due musulmani s’incontrano Il saluto è:” Assalam ‘alaykum” pace su di voi”, e l’altra persona risponde dicendo:” wa alaykumus salam “su di voi la pace.”
Cosi anche le preghiere canoniche e eccedente nell’islam finiscono con la supplica di pace per tutti:” Assalam ‘alaykum” pace su di te”. Inoltre Assalam (la pace) è uno degli epiteti di Allah Altissimo, come lo è anche il nome del paradiso. D’altronde l’invocazione della pace è il saluto che si scambiano i beati del paradiso.

Secondo l’Islam, la ricerca della pace universale deve passare attraverso la ricerca della pace con sé stessi. Ne consegue dunque che, per porre le basi di una pace che interessi il maggior numero possibile di umani, bisogna prima infondere la pace nei recessi più profondi della coscienza dei singoli individui; infatti ciascuno di noi ricopre un ruolo fondamentale nell’affermazione della pace, poiché la società si sviluppa a partire dai singoli. Secondo Anas Ibn Malik (Allah si compiaccia di lui), il profeta ﷺ (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Nessuno di voi è credente se non desidera per il fratello ciò che desidera per sé stesso” (riferito da al-Bukhari e Muslim)

Allah richiama i fedeli attraverso l’Ayah seguente di abbracciare la pace:

“O voi che credete! Entrate tutti completamente nella Pace. Non seguite le pedate di Sceitan, Satana. In verità egli è il vostro dichiarato nemico.” Qura’n 2, la Vacca 208”
Quindi solo quando entriamo in pace e la coltiviamo dentro di noi stessi allora saremo in grado di ricostruire e edificare la terra per il meglio.
L’Islam dispone le chiavi e gli istrumenti per realizzarla realmente e praticamente
Assalamu alaykum

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