Il Sudafrica ridisegna le sue posizioni… e i Marocchini del mondo seguono con attenzione i crescenti riconoscimenti della marocchinità del Sahara
Abdellah Mechnoune
giornalista italia
Nel mezzo dei rapidi sviluppi che coinvolgono la questione del Sahara marocchino, i Marocchini del mondo – nei diversi continenti – seguono con profondo interesse i cambiamenti delle posizioni di alcune potenze regionali e internazionali su questo tema centrale per la coscienza nazionale marocchina. Ogni nuovo sostegno all’iniziativa di autonomia accresce la consapevolezza collettiva tra la diaspora marocchina e rafforza il sostegno popolare e diplomatico ai principi dell’integrità territoriale, simbolo di sovranità e legittimità storica.
Questa settimana ha registrato due svolte diplomatiche significative che riflettono la crescente adesione alla posizione marocchina. La prima è arrivata dal Sudafrica, dove l’ex presidente Jacob Zuma, in visita ufficiale in Marocco, ha annunciato il sostegno del suo partito Umkhonto we Sizwe (Lancia della Nazione) all’iniziativa di autonomia, considerandola la soluzione più seria e realistica. La seconda dalla Portogallo, che ha ribadito in una dichiarazione congiunta il pieno sostegno alla proposta marocchina, elogiandone la credibilità e la validità.
Il significato della posizione di Zuma risiede nella sua profonda valenza simbolica: il Sudafrica è sempre stato uno dei principali sostenitori della causa separatista, al fianco dell’Algeria e del Fronte Polisario. Tuttavia, le dichiarazioni di Zuma, basate su una lettura politica matura, collegano i cambiamenti regionali alla giustizia storica della proposta marocchina, sostenendo che continuare a supportare il separatismo non serve più agli interessi sudafricani, né si adatta al nuovo contesto internazionale.
Nel medesimo contesto, si ricorda che il secondo partito più importante del Sudafrica, l’Alleanza Democratica (DA), aveva già espresso mesi fa il proprio sostegno all’autonomia, evidenziando una trasformazione profonda nella classe politica sudafricana. Se questa dinamica continuerà, la revisione ufficiale della posizione sudafricana potrebbe portare persino al ritiro del riconoscimento al Polisario.
Questo cambiamento, pur nascendo da valutazioni interne, è anche il risultato della nuova pressione geopolitica globale: le grandi potenze – Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Spagna – ritengono ormai che la risoluzione del conflitto debba passare attraverso la proposta marocchina. La sicurezza, il commercio e la stabilità del Sahel e del Sahara dipendono da questa soluzione.
L’impegno dei Marocchini del mondo non si limita al semplice interesse informativo: essi agiscono concretamente attraverso iniziative, mobilitazioni e advocacy nelle società europee e americane, difendendo l’integrità territoriale del Marocco e contrastando la propaganda separatista. La diaspora marocchina è oggi un attore chiave nella formazione dell’opinione pubblica internazionale.
In questo contesto, l’Algeria appare come la principale sconfitta, mentre nuovi Paesi africani si avvicinano progressivamente alla posizione marocchina. Il Polisario rischia l’isolamento totale in un contesto internazionale che rifiuta entità fittizie e progetti secessionisti che minacciano la stabilità regionale.
In sintesi, il cambiamento politico in Sudafrica, sostenuto da figure influenti come Jacob Zuma, rappresenta una svolta strategica nel cammino verso il crescente riconoscimento internazionale della marocchinità del Sahara. Una svolta che i Marocchini del mondo accompagnano con forza e determinazione, costituendo un ponte culturale tra il Marocco e il resto del mondo.






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