Abdellah Mechnoune
Il Vaticano ha annunciato questa mattina, lunedì, la morte di Papa Francesco all’età di 88 anni, dopo oltre un decennio di guida della Chiesa cattolica segnato da un’impronta profonda e innovativa.
In un commovente messaggio trasmesso sul canale Telegram del Vaticano, il cardinale Kevin Farrell ha dichiarato: “Cari fratelli e sorelle, con grande tristezza annunciamo che il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato questa mattina alle 07:35 alla casa del Padre, dopo aver dedicato tutta la sua vita al servizio del Signore e della Sua Chiesa.”
La morte del Pontefice è avvenuta appena un giorno dopo la sua ultima apparizione pubblica dalla loggia della Basilica di San Pietro per la celebrazione della Pasqua, seguita da un breve giro tra la folla a bordo della papamobile, nonostante si stesse ancora riprendendo da una grave polmonite che lo aveva costretto a 38 giorni di ricovero ospedaliero.
Nato Jorge Mario Bergoglio in Argentina, Papa Francesco è stato il primo pontefice proveniente dal continente sudamericano. Ricoverato il 14 febbraio all’ospedale “Gemelli” per una grave infezione polmonare, vi rimase per il periodo più lungo della sua vita papale.
Durante i suoi 12 anni di pontificato, Francesco si è distinto come un campione dei migranti, della tutela ambientale e della giustizia sociale, mantenendo al contempo una ferma adesione ai principi dottrinali su temi delicati come l’aborto.
Negli ultimi anni, il peggioramento delle sue condizioni di salute aveva alimentato le speculazioni su una possibile rinuncia, sull’esempio del suo predecessore Benedetto XVI. Tuttavia, Francesco ha scelto di rimanere al suo posto fino all’ultimo respiro.
Nel 2023, aveva affrontato sfide mediche significative, tra cui un’importante operazione all’intestino, che lo costrinsero a ridurre molte delle sue attività ufficiali. Nonostante tutto, il suo impegno instancabile ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità.