Abdellah Mechnoune
A partire dal 12 ottobre 2025, l’Unione Europea entrerà in una nuova fase nella sorveglianza delle sue frontiere esterne con il lancio di un sistema elettronico integrato chiamato sistema d’ingresso/uscita EES (Entry/Exit System), una piattaforma digitale basata su dati biometrici che sostituirà completamente il timbro passaporti per i viaggiatori provenienti da Paesi terzi.
Questo sistema rappresenta una svolta significativa nel modo in cui vengono gestite le frontiere, essendo un passo cruciale verso il rafforzamento della sicurezza, la garanzia del rispetto delle regole di soggiorno, e la lotta contro l’immigrazione irregolare. Inoltre, questo cambiamento avrà un impatto diretto su milioni di viaggiatori, specialmente dai Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente.
Il sistema EES è un meccanismo digitale avanzato utilizzato per registrare i dati dei viaggiatori non europei al loro ingresso o uscita dai Paesi dell’area Schengen, sia che essi necessitino di un visto sia che ne siano esenti. Include la raccolta di informazioni biometriche come impronte digitali e immagine del volto, unitamente ai dati del passaporto e alle date di ingresso e uscita.
Gli obiettivi del sistema sono:
Eliminare la necessità di timbrare manualmente i passaporti.
Calcolare con precisione la durata del soggiorno.
Individuare chi supera il periodo legale consentito.
Rilevare rapidamente i tentativi ripetuti o illegali di ingresso.
Chi sarà soggetto a questo sistema?
Ogni viaggiatore non europeo che entra nell’area Schengen per un soggiorno breve (meno di 90 giorni ogni 180 giorni) sarà soggetto al nuovo sistema, sia che possieda il visto Schengen, sia che sia esente da esso per accordi bilaterali. I cittadini europei o i residenti permanenti nell’Unione non saranno inclusi.
All’arrivo in uno degli aeroporti o ai valichi internazionali dell’area Schengen:
Il viaggiatore si dovrà recare a chioschi elettronici o punti di controllo meritevoli.
Il passaporto sarà scansionato automaticamente.
Verrà catturata un’immagine del volto.
Si prenderanno le impronte digitali (solitamente quattro impronte).
I dati verranno registrati in una banca dati centrale europea.
Questo processo non richiederà più di un minuto in condizioni ordinarie, ma potrebbe richiedere tempi più lunghi nei mesi iniziali dell’applicazione, a causa dell’adattamento degli utenti e della scarsa preparazione di alcuni punti di frontiera.
È possibile viaggiare con documenti altrui o bypassare il visto?
La risposta è un secco no.
Uno degli obiettivi principali del sistema EES è porre fine al fenomeno del “viaggiare con documenti di altri”, poiché diventa praticamente impossibile usare un passaporto che non appartiene al titolare, dato che il sistema confronta i dati biometrici con l’immagine acquisita in tempo reale. Allo stesso modo, qualunque tentativo di superare la durata consentita del soggiorno sarà rilevato automaticamente, il che significa che chi resta nell’Unione Europea oltre la durata consentita sarà automaticamente bloccato dalla ri-entrata e potrà essere inserito nella lista dei soggetti bannati.
Il sistema EES non è un ostacolo in sé, bensì uno strumento tecnico per regolare le frontiere nel rispetto della legge. Tuttavia obbliga i viaggiatori a rispettare scrupolosamente le condizioni del visto e dei periodi di soggiorno. Chi rispetta la legge non avrà difficoltà, anzi potrà beneficiare di procedure più snelle. Chi cerca vie traverse, usa documenti falsi o supera i termini legali, affronterà conseguenze giuridiche che potrebbero arrivare all’espulsione o al divieto di ingresso per anni.
Vantaggi del sistema:
Velocizzazione delle procedure alle frontiere grazie al sistema digitale che sostituirà i timbri manuali.
Lotta alle frodi nei documenti di viaggio.
Riduzione degli ingressi ripetuti di persone che sforano il periodo di soggiorno.
Creazione di un database unificato che facilita il lavoro delle autorità di sicurezza e doganali.
Si prevede che alcuni aeroporti e valichi terrestri nei Paesi europei incontreranno difficoltà durante le prime settimane, specialmente nei periodi di punta turistici. Si stima inoltre che ci vorrà del tempo affinché i viaggiatori si abituino al sistema, specialmente le categorie meno pratiche con la tecnologia o con le lingue straniere.
Cosa deve fare il viaggiatore prima del viaggio?
Verificare la validità del passaporto.
Accertarsi che i dati del documento coincidano con quelli personali.
Conoscere il numero di giorni consentiti per il soggiorno nell’Unione Europea e non superarli.
Prepararsi a livello psicologico e amministrativo per fornire impronta digitale e foto biometrica all’arrivo.
E, come giornalista residente in Italia e seguace quotidiano delle tematiche legate all’immigrazione e ai viaggi verso l’Europa, posso affermare che l’implementazione del sistema EES non è solo un provvedimento amministrativo, ma una rivoluzione radicale nel modo europeo di concepire i confini. Nessuno potrà più contare su scorciatoie o eccezioni arbitrali per entrare o restare. L’Europa sta costruendo frontiere digitali che non guardano solo con gli occhi, ma leggono impronte, volti e dati. Ho constatato personalmente, parlando con migranti e operatori aeroportuali, che questo sistema è stato accolto con un misto di apprensione e sollievo: timore per la complessità, sollievo per chi viaggia nel rispetto della legge.
Il mio messaggio per chiunque desideri visitare l’Europa, per turismo, lavoro o studio: preparatevi non solo con i documenti, ma anche con la mentalità della legalità e della disciplina. Il futuro appartiene a chi rispetta le regole, e la tecnologia non perdona l’improvvisazione.
Il sistema EES non è solo una nuova procedura di frontiera, è una trasformazione complessiva della filosofia che governa i movimenti e le migrazioni in Europa. È un messaggio limpido: il Vecchio Continente procede nel rafforzamento della sorveglianza dei propri confini, pur restando aperto a chi rispetta la legge.
Da ora in poi, chiunque pensi di viaggiare verso l’Europa dovrà tenere ben presente che “il rispetto della legge” è il vero passaporto, e che l’era della tolleranza arbitraria è ormai tramontata.