Ritornare all’essenza dell’Islam tra il testo originario e l’interpretazione umana

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Abdellah Mechnoune
Giornalista residente in Italia

 

 

Lo studio dei testi religiosi fondamentali, come il Sacro Corano e la Sunna del Profeta Muhammad ﷺ, rappresenta un aspetto centrale per comprendere la vera natura del messaggio islamico. La comprensione accurata di queste fonti non si limita alla dimensione storica o testuale, ma si estende all’analisi delle loro dimensioni intellettuali e spirituali. Da qui nasce l’importanza di distinguere tra ciò che possiamo definire il testo originario e ciò che è stato successivamente aggiunto attraverso l’elaborazione umana — sia nel diritto islamico, nell’esegesi o nell’interpretazione teologica — e di comprendere come ciò abbia influenzato lo sviluppo della comprensione religiosa nel corso dei secoli.

Il dottor Mohamed Al-Faqih, in un articolo pubblicato, ha affrontato il tema della «versione originale dell’Islam», come invito a ritornare alla purezza primordiale della Rivelazione divina e a comprendere la religione così come fu rivelata, senza aggiunte né interpretazioni umane successive. Si tratta di una riflessione che merita attenzione e analisi nel suo contesto storico e intellettuale, poiché solleva interrogativi essenziali sul rapporto tra il testo rivelato e l’elaborazione umana nel pensiero islamico.

L’Islam, così come è stato rivelato al Profeta Muhammad ﷺ, è giunto completo e universale, concentrandosi sul monoteismo, sul culto e sulla condotta morale, con testi chiari e coerenti che permettono a ogni individuo di comprendere il messaggio divino con semplicità, in armonia con il tempo e il luogo. Con l’espansione dello Stato islamico e la diversità delle società che hanno abbracciato l’Islam, è sorta l’esigenza di organizzare la giurisprudenza e di interpretare i testi alla luce delle realtà sociali in evoluzione. Ciò ha portato alla nascita delle diverse scuole giuridiche (hanafita, malikita, shafi‘ita, hanbalita, ecc.) e all’introduzione di concetti come ijtihad, qiyas e ijma‘.

Questo sviluppo storico non mirava a modificare l’essenza della religione, ma piuttosto a tradurla in risposte concrete ai problemi della vita quotidiana non trattati direttamente nei testi sacri. Tuttavia, la molteplicità delle interpretazioni ha talvolta generato divergenze di pensiero tra i musulmani, richiedendo oggi una lettura ponderata della storia del diritto islamico e delle sue evoluzioni.

L’ijtihad umano può essere considerato uno strumento dinamico per il rinnovamento della comprensione religiosa, ma apre anche la strada a interpretazioni diverse, che spaziano tra la precisione scientifica e la soggettività personale. Questa pluralità ha arricchito il patrimonio islamico, pur creando talvolta difficoltà nell’applicazione pratica dei testi. Il ricercatore contemporaneo deve quindi distinguere tra i fondamenti rivelati della fede e i contributi interpretativi successivi, per riscoprire lo spirito originario del messaggio divino: equilibrio, misericordia e facilità.

Nel mondo contemporaneo, il ritorno all’essenza dei testi assume un significato cruciale a vari livelli: educazione dei giovani, orientamento dei sermoni religiosi, elaborazione di politiche sociali ispirate alla tolleranza e promozione del pluralismo intellettuale all’interno della comunità musulmana. Un approccio scientifico e metodologico, fondato sulla storia e sugli obiettivi della legge islamica, rappresenta uno strumento efficace per ristabilire la comprensione autentica dell’Islam così come voluta da Dio — lontano da interpretazioni estremiste o giudizi distorti.

Lo studio dei testi religiosi originari, accompagnato da una riflessione consapevole sull’evoluzione dell’ijtihad, rappresenta una sfida sia intellettuale che spirituale. Distinguere tra la rivelazione pura e l’elaborazione umana, tenendo conto del contesto storico e sociale, può permettere ai musulmani di riscoprire il messaggio divino nella sua forma più elevata. Tale ricerca non è un invito ad abbandonare il fiqh o l’ijtihad, ma un metodo accademico volto a ristabilire l’equilibrio tra il testo e la realtà, rafforzando i valori fondamentali dell’Islam: equilibrio, misericordia e semplicità.

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